Se pure in Italia lo strapotere di Google, nella ricerca, arriva a numeri percentuali esagerati, Bing risulta essere un'importante competitor, sia perché alle sue spalle c'è Microsoft sia perché i suoi numeri fuori dall'Italia sono comunque significativi.
Per mantenere il suo status tra i motori di ricerca Bing propone i suoi tools per l'ottimizzazione sui motori di ricerca, i Bing Webmaster Tools cosi come esistono i Google Webmaster Tools e come google anche Bing è prodigo di suggerimenti per aiutarti a migliorare la presenza del tuo sito nella sue SERP.
In questo articolo ti propongo quello che Bing suggerisce di non fare e che comunque è sconsigliabile per ogni mootre di ricerca.
Il cloaking è altamente deprecato, perchè l'idea di mostrare una versione ottimizzata delle tue pagine Web allo spider del motore di ricerca (quello di Bing si chiama Bingbot), e una versione diversa per i visitatori impedisce una corretta classificazione. Logicamente se usi questa tecnologia presentando agli utenti contenuti diversi rispetto al bot di Bing questo può esseere interpretato come un modo di ingananre e falsificare i risultati del motore di ricerca e può facilente portarti allla penalizzaza e all'esclusione dall'indice di Bing.
Molto facilemente gli schemi di link possono facilitare l'aumento del numero di link che puntano verso i tuoi siti Web, ma questo non riuscirà a portare i link di qualità e non ti farà guadagnare posizioni nelle SERP. Perché manipolando il numero di link in entrata artificialmente verso un sito Web questo può portare i tuo sito alla penalizzazione e all'esclusione dall'indice.
Come con gli schemi di link alcune aziende cercano di sfruttare artificialmente l'effetto dei social network falsando le regole del gioco. In realtà questi link sono facili da scovare e il loro valore è davvero basso. Automatizzare azioni che favoriscono la crescita di follower su social network come Twitter, tipo seguendo automaticamente chi ti segue è sconsigliato. Questo crea uno scenario dove il numero di follower che hai è più o meno lo stesso del numero di persone che ti seguono, e non indica di per se che il tuo account suscita un forte interesse. Paradossalmente seguire meno persone, pur avendo un elevato numero di follower, potrebbe indicare una voce più importante ed influente.
Questo tipo di reindirizzamento risiede nel codice di un sito Web e sono utilizati per reindirizzare su un'altra pagine dopo un intervallo di tempo stabilito. Questo reindirizzare automaticamente un visitatore verso altri contenuti non è consigliabile e potrebbe essere interpretato come un tentativo d'ingannare il crawel del motore di ricerca. Piuttosto che usare il Meta Refresh per i reindirizzamenti, Bing consiglia di utilizzare un normale redirect 301.
Contenuti duplicati
Duplicare i contenuti attraverso più indirizzi URL può portare, nel tempo, Bing a perdere la fiducia in alcuni di quegli URL. Questo problema andrebbe gestito bene, risolvendo la causa principale del problema. Il Rel canonical è un meta tag utilizzabile come soluzione, ma il suo utilizzo dovrebbe essere visto come una soluzione secondaria a quella di risolvere il problema di definitivamente escludendo uno dei duplicati. Se il problema di contenuti duplicato è causato da un'eccessiva parametrizzazione, Bing ti consiglia di utilizzare lo strumento ignora i parametri URL.
Durante la realizzazione dei tuoi contenuti, assicurati di creare dei contenuti adatti agli utenti reali e lettori del tuo sito, e non per spingere i motori di ricerca a posizionre il tuo contenuto nelle SERP. Riempire i contenuti con parole chiave specifiche, con l'unico intento di gonfiare artificialmente la probabilità di posizionarti sui motori di ricerca per alcune parole chieave, è considerato da Bing una violazione delle linee guida e può portare alla penalizzazione fino all'esclusione del tuo sito Web dai risultati di ricerca.
Come vedi anche per Bing le regole sono chiare e semplici e vale sempre e sopratutto la regola di fare un sito per i visitatori e non per i motori di ricerca.