I falsi miti dell'ecommerce su mobile

Nonostante si pensi che gli ecommerce si stiano spostando quasi esclusivamente su dispositivi mobili, sembra che, al momento, negli Stati Uniti si sia raggiunto un piccolo “spostamento” del 30-40% dei retailer online. Tuttavia, è opportuno considerare che il 40% degli acquirenti digitali negli USA usano più di un dispositivo per acquistare un prodotto.

In questo articolo andremo a sfatare i miti degli ecommerce mobile discussi negli ultimi mesi, considerando i pro ed i contro di tali metodologie, fornendo anche piccoli consigli per considerare gli ecommerce tramite dispositivi mobili.

Il dispositivo mobile è un canale separato?

La verità in questo senso sta nel fatto che gli acquirenti non pensano propriamente al canale in cui acquisteranno, bensì tengono a mente di acquistare sul web, ma senza considerare il dispositivo che utilizzeranno per farlo.

Ultimamente, è molto comune controllare un acquisto sia da laptop che da tablet, ad esempio. Basti pensare che quasi il 70% dei consumatori utilizza più di un dispositivo digitale durante un acquisto almeno la metà delle volte.

I dispositivi mobili servono anche come ponte fra l’approccio digitale e quello fisico, connettendo i consumatori ai contenuti specifici come l’informazione sul prezzo ed altri fattori che influenzano la loro decisione d’acquisto.

Gli imprenditori che non captano tali informazioni (sia fisiche che digitali) rischiano di credere che i dispositivi mobili creano un canale proprio per quanto riguarda sia gli acquisti che per quanto riguarda clienti esclusivi.

Il dispositivo mobile è un’estensione dell’ecommerce?

Alcuni vedono i dispositivi mobili e l’interfaccia desktop come un fronte digitale uniforme, mentre altri considerano la navigazione mobile come una versione “minore” dell’esperienza desktop. Questo porta a interfacce di siti all’interno di dispositivi mobili non progettate per questi ultimi, creando un’esperienza utente non esattamente positiva.

Considerando l’organizzazione generale per quanto riguarda la tecnologia mobile, il design e mantenimento del sito web, tralasciare l’importanza dell’interfaccia mobile può creare malcontento in clienti della propria azienda che desiderano navigare sul sito dell’azienda in questione anche su dispositivi mobili.

Smartphone, tablet e millenials

Anche se i millenials vengono considerati coloro che usufruiscono maggiormente dei dispositivi mobili (quali smartphone e tablet), non sono i soli. Si stima che molti utenti digitali abbiano un’età compresa fra i 46 ed i 54 anni.

Tutti i business che credono ai millenials come unici utenti che comprano tramite dispositivi mobili stanno probabilmente perdendosi qualcosa, considerando che molti utenti hanno superato di gran lunga i 30 anni.

Il mito del “Tablet uguale agli Smartphone” e dei “Tablet uguali a Desktop”

Sostanzialmente, i tablet stanno in mezzo agli smartphone e all’esperienza desktop. Le versioni desktop sono solitamente simili a quelle tablet, per questo a volte si considera in minor parte l’interfaccia visualizzata sui tablet.

Tuttavia, anch’essa è importante da considerare separatamente. Non tenere di conto dell’interfaccia tablet esclusivamente può essere un “pigro” errore che può far perdere eventuale traffico di clienti.

Il falso mito del “C’è sempre tempo”

Il fatto che la maggior parte delle transazioni avviente tramite desktop non è una giustificazione per ritardare gli investimenti sui dispositivi mobili e sulla loro ottimizzazione. Inoltre questo non significa che il consumatore è soddisfatto con lo status quo attuale.

Questo è un fattore che, considerando l’importanza attuale dei dispositivi mobili, il 49% dei report d’imprese puntualizzano che non comprendono completamente come l’esperienza mobile possa influire nella vita dei consumatori.

L’interfaccia mobile è giunta sul mercato da alcuni anni oramai e sta seriamente prendendo piede per quanto riguarda gli acquisti digitali. Le strategie da adottare sui dispositivi mobili sono molto importanti per il proprio business. Considerarli come una parte integrante dell’esperienza digitale (e fisica) del consumatore è, oggigiorno, un must.